“Superare i divari di genere fa crescere Pil e produttività.”, a sostenerlo è Il Sole 24 ore. Ad avvalorare la tesi, vi sono numerose ricerche. Tra queste, quella del Fondo monetario internazionale (Fmi) indica che la riduzione del gender gap nel mercato del lavoro contribuirebbe all’aumento dell’8% del Pil nelle economie emergenti.
Uno studio della BCE (Banca Centale Europea) suggerisce, invece, che basterebbe un aumento dell’1% di donne manager in un’azienda per determinare una riduzione dello 0,5% delle emissioni di CO2. In uno studio simile, la BEI (Banca Europea per gli Investimenti) ha constatato che le aziende guidate da donne raggiungono migliori risultati in termini di sostenibilità ambientale, sociale e di governance.
Le donne imprenditrici non solo stanno apportando un cambiamento significativo nel modo in cui le aziende vengono gestite, ma stanno anche introducendo nuovi modelli di leadership, inclusività e innovazione. L’inclusività, inoltre, gioca un ruolo cruciale nel miglioramento della produttività aziendale, creando un ambiente di lavoro più dinamico e motivante. In questo articolo parleremo di imprenditoria femminile, degli incentivi e delle agevolazioni disponibili, e di come l’empowerment femminile, la diversità e l’inclusione possano contribuire a migliorare la produttività aziendale.
Cosa leggerai in questo articolo?
- Cosa è l’imprenditoria femminile e quali incentivi/agevolazioni ci sono oggi
- Quante sono le donne imprenditrici in Italia oggi
- Diversity e inclusion in azienda per migliorare la produttività aziendale
- Diversity management in azienda, cosa è
- Conclusioni
Cosa è l’imprenditoria femminile e quali incentivi/agevolazioni ci sono oggi
Con il termine “imprenditoria femminile” ci si riferisce all’attività economica svolta da donne che avviano e gestiscono imprese. Le donne imprenditrici sono presenti in vari settori, dai servizi alla tecnologia, e spesso affrontano sfide importanti legate alla conciliazione tra vita familiare e professionale, accesso a finanziamenti e stereotipi di genere.
Nel corso degli anni, i Governi e le Organizzazioni hanno introdotto incentivi e agevolazioni per favorire l’ingresso delle donne nel mondo dell’imprenditoria. In Italia, ad esempio, esistono diverse iniziative che mirano a supportare le donne che desiderano avviare una propria attività o ampliarla. Riportiamo qui di seguito gli incentivi per l’imprenditoria femminile al momento attivi e accessibili:
- Fondo di Garanzia – Sezione Speciale per le imprese femminili del Dipartimento per le Pari Opportunità. Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy supporta le imprese a prevalente partecipazione femminile e le professioniste mettendo in atto una compartecipazione della copertura del rischio sulle operazioni di garanzia concesse da banche e società di leasing. Detto in parole semplici, lo Stato fa da garante, facilitando l’accesso al credito per le PMI.
- Smart e Start Italia. Questo incentivo sostiene la nascita e lo sviluppo delle startup innovative. Finanzia a tasso zero, senza alcuna garanzia, a copertura dell’80% delle spese ammissibili progetti come ad esempio sviluppo di prodotti, soluzioni o servizi nel campo dell’economia digitale e dell’intelligenza artificiale. È possibile presentare la domanda esclusivamente online sulla piattaforma di Invitalia.
- ON- Oltre Nuove imprese a tasso zero. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha promosso questo incentivo a sostegno delle piccole imprese composte in prevalenza da giovani tra i 18 e i 35 anni oppure da donne di tutte le età. Le agevolazioni prevedono un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto per progetti che mirano ad ampliare attività esistenti o a dare vita, per l’appunto, a nuove imprese nei settori commercio, turismo e servizi.
Per rimanere aggiornati in merito a incentivi e agevolazioni disponibili per le imprese consigliamo di consultare il sito di Invitalia.
Questi incentivi non solo aiutano a colmare il divario di genere nel mondo degli affari, ma incoraggiano anche la crescita economica e la competitività delle imprese italiane.
Quante sono le donne imprenditrici in Italia oggi
Nel panorama imprenditoriale italiano, la presenza femminile sta crescendo, ma il gap con gli uomini rimane ancora ampio a causa di una serie di ostacoli. Tra questi, la conciliazione famiglia-lavoro e una cultura patriarcale ancora fortemente radicata che percepisce le donne come individui meno adatti alla leadership. Senza addentrarci nell’analisi delle implicazioni sociali e culturali che sono alla base di questo pensiero, forniamo una visione oggettiva dello stato dell’imprenditoria femminile in Italia attraverso i dati rilevati da studi e ricerche di settore.
Secondo l’Istat, in Italia nel 2021 gli imprenditori attivi sono oltre 4 milioni e 800 mila, di cui 1 milione e 460 mila – circa il 30% – sono donne. Una crescita dello 0,9% rispetto al 2015.
Un rapporto di Confartigianato, presentato ad aprile 2024, ci fornisce dati più recenti. Le imprese femminili attive sul territorio italiano nel 2023 sono 1 milione e 342 mila. Confluiscono nella definizione di imprese femminili le cooperative o le società con almeno il 60% di donne tra i soci, ma anche imprese individuali che hanno una titolare donna, e lavoratrici autonome con Partita IVA.
Il 63,2 % di queste imprese si trovano al Centro-Nord, mentre il 36,8% al Sud. Il 66,8 % di tutte le imprese femminili opera nel settore dei servizi.
Rispetto all’Europa, l’Italia è al primo post per numero di imprenditrici (1.610.000), ma all’ultimo posto per tasso di occupazione femminile (52,8% contro il 69,3%). Per quanto riguarda il gap retributivo in Italia è pari al 10,7%.
Questi numeri ci indicano che per giungere a una maggiore presenza delle donne in tutti gli ambiti lavorativi e nei ruoli manageriali – oltre agli incentivi e alle agevolazioni fiscali – è necessaria una crescita culturale che ponga al centro il merito e che abbatta stereotipi e pregiudizi. In quest’ottica, le aziende possono fare tanto grazie a strategie di empowerment femminile e diversity management.
Diversity e inclusion in azienda per migliorare la produttività aziendale
L’empowerment femminile è un processo attraverso il quale le donne acquisiscono maggior potere sulla propria vita e sul loro percorso professionale. Come si avvia questo processo? Attraverso la creazione di opportunità per le donne e la rimozione degli ostacoli che intralciano la loro integrazione all’interno del contesto in cui si trovano. Un ambiente di lavoro che promuove questo processo tende a essere più inclusivo e diversificato. I principi di diversità e l’inclusione contengono in sé la parità di genere, ma non si limitano a essa.
Ogni azienda dovrebbe valorizzare ogni tipo di diversità etnica, sociale, politica, culturale, religiosa, cognitiva e funzionale, di genere e di orientamento sessuale, di istruzione e formazione.
Diversity e inclusion in un’azienda rappresentano principi che puntano a creare un ambiente di lavoro in cui le differenze individuali siano rispettate e valorizzate. Una cultura aziendale fondata su principi di diversity e inclusion presenta numerosi vantaggi, quali:
- Incremento della produttività e delle performance aziendali.
- Miglioramento del clima aziendale.
- Aumento dell’engagement e della motivazione dei dipendenti.
- Maggiore inclinazione alla creatività e all’innovazione.
- Diminuzione del turn over.
- Potenziamento dell’employer branding.
- Sviluppo di una reputazione aziendale positiva.
Riassumendo, accettare una persona e metterla nella condizione di esprimere le sue potenzialità senza subire nessun tipo di discriminazione alimenta il suo senso di fiducia, il coinvolgimento e la produttività.
Diversity management in azienda, cosa è
Il diversity management è un approccio strategico che le aziende adottano per promuovere la diversità e l’inclusione all’interno del loro ambiente di lavoro. Non si tratta solo di garantire che ci sia una rappresentanza equa di diverse categorie di persone, ma di creare politiche e pratiche aziendali che sostengano la crescita di una cultura inclusiva.
Il diversity management può includere diverse attività, tra cui:
- Recruiting inclusivo che favorisca la selezione di candidati provenienti da background differenti.
- Sensibilizzazione e formazione sui temi di diversità, inclusione e parità di genere finalizzate all’integrazione dei questi principi nella cultura aziendale.
- Politiche di work-life balance per favorire un maggiore equilibrio tra il tempo speso in azienda e il tempo dedicato alla sfera personale.
- Mentoring e carrer coaching per fornire supporto alle donne o a minoranze etniche per lo sviluppo della carriera.
Conclusioni
L’imprenditoria femminile contribuisce in modo significativo alla crescita economica globale e italiana. Le donne imprenditrici, grazie anche agli incentivi e alle agevolazioni, hanno la possibilità di superare alcune delle barriere che ancora esistono. Tuttavia, c’è ancora molta strada da fare per eliminare completamente il gender-gap.
Investire in imprenditoria femminile e promuovere politiche di inclusività e diversità in azienda non solo porta vantaggi a livello reputazionale, ma è anche un passo importante per migliorare la produttività e la competitività delle imprese, costruendo un’economia più equa e sostenibile.
Spazio IlluMi – azienda totalmente al femminile – fa propri i principi di inclusività, diversità ed empowerment femminile considerandoli parte integrante della propria brand identity e dell’impegno di sostenibilità sociale che si è assunta.
A proposito di autodeterminazione femminile e inclusività, quest’anno Spazio IlluMi ha avuto l’onore di ospitare un evento davvero speciale: la presentazione del libro Il senso del potere di Alice Siracusano.
L’incontro ha visto la partecipazione di cinque relatrici e ben sessanta imprenditrici. Il dibattito ha innescato riflessioni e condivisioni sull’approccio delle donne al potere e alla leadership, e sull’importanza dell’indipendenza economica.
Se sei un imprenditrice o un imprenditore e cerchi una location, che condivida i tuoi valori aziendali, dove organizzare attività formative sui temi di diversity e inclusion per i tuoi collaboratori, scrivici su whatsapp o compila il form contatti.